martedì 27 gennaio 2009

Schema prenotazioni uscite a vela:

http://spreadsheets.google.com/ccc?key=pn-XuaRZQ3jxbt-Xp4_7zRA

Inserisci il tuo nome e prenotati per le uscite.

lunedì 19 gennaio 2009

Palermo: riprende la Coppa d’Inverno d’Altura e Minialtura


lunedí 19 gennaio 2009, ore 08:32
Alvarosky di Siculiana vince in compensato, seguito da Athanor e Curaddau. Buon esordio per Acchiappasogni (nella foto)

Nel Golfo di Palermo prende il via la stagione 2009 con le regate ad inviti organizzate dal Centro Universitario Sportivo: solo 10 barche dalle prestazioni simili dove si concentrano i migliori atleti per ricreare un clima da monotipia tra gli altura. Si parte con un leggero ritardo per fare distendere al meglio il vento che si stabilisce da sud – sud est. Alla partenza il gruppo scivola verso la boa. Esce al meglio dalla bagarre l’X-41 Curaddau di Michele Crapritti, tallonato dal Campione del Mondo Francesco Siculiana sulla sua Alvarosky e dal siracusano Massimo Russo su Athanor. Il rating dei due inseguitori è tale da costringere Crapitti a spingere al massimo per incrementare il vantaggio e così giunge l’errore nella parte centrale della gara. Alla seconda boa di poppa, cercando di ritardare al massimo la discesa dello spinnaker, qualcosa va storto ed Athanor , la cui tattica è delegata a Gabriele Bruni, approfitta dell’occasione per recuperare all’interno la prima posizione. Curaddau recupererà la testa della gara nell’ultimo lato del percorso ma con troppo poco margine. Sarà Alvarosky di Siculiana a vincere in tempo compensato, seguito da Athanor e Curaddau. Ottimo quarto posto per Mariposa di Gianfranco Lo Cascio che ha affidato il timone all’esperto Dario Lo Bue. Mariposa ha bisogno di più aria per esprimersi al massimo ma oggi è riuscita a limitare i danni dimostrando di sapersi adattare a condizioni difficili. Buon esordio di Carlo Di Fede su Parsifal che si mantiene nel gruppo di testa fino a quando una avaria rimediata in una ammainata dello spinnaker lo mette fuori dai giochi e dalla regata. Bene anche l’esordio di Acchiappasogni che si tiene a ridosso dei primi grazie all’esperienza al timone di Michele Zucchero.Si risistema velocemente il campo per la seconda prova ma il vento si ritira costringendo il Comitato a far rientrare tutti in porto.Tra i Minialtura la lotta si restringe ai due Beneteau 25, Reginetta di Fabio Tulone ed Irritante del Messinese Nicola Oteri. Sembrerebbe che le condizioni del vento siano più adatte al Bud 27 del ViceCampione Italiano Luigi Ciaravino, ma il trapanese paga forse lo scotto della lunga assenza dai campi di regata. Fabio Tulone non sbaglia niente nonostante la pressione dei messinesi e conduce la regata sempre in testa rintuzzando ogni attacco di Irritante timonata da Daniel Noè. Ciaravino prova a rifarsi sotto ma il distacco sul traguardo è tale da non permettere un recupero in classifica compensando il tempo con il suo favorevole rating. Una sola prova anche per i Minialtura, poi il Comitato rimanda anche loro in banchina.

Fonte http://www.farevela.it/

giovedì 15 gennaio 2009

LA PIU 'GRANDE TEMPESTA Vendée Globe (Gen. 14, 2009; Giorno 66)

I ricchi non sono attualmente sempre più ricchi, come leader Michel Desjoyeaux ha perso oltre 100 miglia su Roland Jourdain questa settimana. I due sono a vela sopravvento ai vari sistemi meteorologici, ma Desjoyeaux è avvantaggiato poichè non deve virare ulteriormente. Marc Guillemot ha trascorso sei ore e mezza nelle Falkland a fare la sua seconda riparazione al binario dell'albero dopo l'arresto anche nelle Isole Auckland. Dee Caffari, Arnaud Boissieres e Brian Thompson si trovano di fronte ad alcune condizioni molto burrascose al largo di Capo Horn. Il Mercoledì sera, per loro dovrebbe esservi vento a 50kts, diminuendo al Capo Horn dove arriveranno Giovedi sera. Tuttavia, la bassa pressione passerà da N a NE con venti fino a 80 nodi tra Giovedi e Venerdì. Meteo France ritiene questo potrebbe essere la più grande tempesta di questa regata Vendée Globe.

mercoledì 14 gennaio 2009

Calendario regate 14 - 20 gennaio 2009:


14/Jan
-
DRYA Storm Clouds or Sunshine
Mt Clemens, MI, USA
14/Jan
-
Fort Lauderdale to Key West Race
Fort Lauderdale, FL, USA
14/Jan
-
Ft. Lauderdale to Key West Invitational Yacht Race
Ft. Lauderdale, FL, USA
16/Jan-18/Jan
-
7th Caribbean Laser Midwinter Regatta
Cabarete, Puerto Plata, Dominican Republic
16/Jan-18/Jan
-
Birthday Regatta and Leukemia Cup
Phoenix, AZ, USA
16/Jan-18/Jan
-
Dead Dogs and Tin Whistles Regatta
Key Largo, FL, USA
17/Jan-20/Jan
-
2009 US SAILING ISAF Youth World Qualifier & US Youth Multihull Championship Regatta
Long Beach, CA, USA
17/Jan-19/Jan
-
ICSA Promotional Women's Collegiate Match Race
Winter Park/Orlando, FL, USA
17/Jan-18/Jan
-
O'pen BIC Midwinter Un-Regatta
Miami, FL, USA
17/Jan-21/Jan
-
Singapore Straits Regatta
Republic of Singapore , Singapore, Singapore
17/Jan-19/Jan
-
U.S. Youth Multihull Championship
Long Beach, CA, USA
17/Jan
-
Wayzata US Sailing/North U Rules Seminar
Wayzata, MN, USA
18/Jan
-
Volvo Ocean Race - Leg 4 - Singapore to Qingdao
Singapore, Singapore
19/Jan-23/Jan
-

martedì 6 gennaio 2009

Mondiale catamarani class A


Lake Macquarie, Australia- Disputate le prime sei prove del Mondiale classe A a Lake Macquarie, in Australia. Bene James Spithill che, alla sua prima esperienza sui classe A, è settimo. In testa nettamente lo specialista Glenn Ashby, argento olimpico nei Tornado a Qingdao, con 4 primi su 6 prove. Sono 94 i timonieri in regata. Migliore dei 5 italiani presenti è al momento Eugenio Calabria, 31esimo.

Tra gli iscritti figurano, oltre al il timoniere di Coppa America James Spithill, numero uno nella Rank List ISAF per il Match Race che il team Bmw Oracle ha inviato sui classe A per fare esperienza nei multiscafi (evidentemente puntando decisamente alla Deed of Gift Cup contro Alinghi sui megamultiscafi) Tom Slingsby, due volte campione del mondo Laser ed olimpionico a Pechino per l’Australia e Nathan Outterridge, campione del mondo in carica per i 49er, anche lui olimpionico a Pechino per l’Australia.

Vendee Globe: Classifica

Rk

Skipper

Boat

Dist. to leader (NM)

- Date retenue pour le calcul du classement estimé : 06/01/09 18:30 GMT

1

Desjoyeaux Michel

Foncia

0

2

Jourdain Roland

Veolia Environnement

102

3

Riou Vincent

PRB

641,4

4

Le Cléac'h Armel

Brit Air

641,8

5

Davies Samantha

Roxy

1858,8

6

Guillemot Marc

Safran

2313

7

Thompson Brian

Bahrain Team Pindar

2696,5

8

Caffari Dee

Aviva

2983,8

9

Boissières Arnaud

Akena Vérandas

2998,1

10

White Steve

Toe in the Water

3781,2

11

Wilson Rich

Great American III

4821,5

12

Sedlacek Norbert

Nauticsport-Kapsch

5864,3

13

Dinelli Raphaël

Fondation Océan Vital

6055,2

NL

Le Cam Jean

VM Matériaux


 

ABD

Malbon Jonny

Artemis

  

ABD

Dick Jean-Pierre

Paprec-Virbac 2

  

ABD

Hatfield Derek

Algimouss Spirit of Canada

  

ABD

Josse Sébastien

BT

  

ABD

Eliès Yann

Generali

  

ABD

Golding Mike

Ecover

  

ABD

Dejeanty Jean-Baptiste

Groupe Maisonneuve

  

ABD

Peyron Loïck

Gitana Eighty

  

ABD

Stamm Bernard

Cheminées Poujoulat

  

ABD

Wavre Dominique

Temenos II

  

ABD

Basurko Unai

Pakea Bizkaia

  

ABD

Beyou Jérémie

Delta Dore

  

ABD

Thomson Alex

Hugo Boss

  

ABD

Bestaven Yannick

Aquarelle.com

  

ABD

Thiercelin Marc

DCNS

  

ABD

de Pavant Kito

Groupe Bel

  

Il racconto del salvataggio

Vincent Riou (PRB) racconta: Jean Le Cam sta bene, dopo quello che è stato probabilmente la sua più difficile esperienza. Le Cam aveva la barca in parte riempita con acqua, così egli era in prua. Riou con Armel hanno aspettato per tutta la giornata per assicurarsi di essere lì quando fosse uscito. Essi non potevano metterso in contatto con quest'ultimo. Hanno notato che uno sportello è stato aperto Jean è venuto fuori.

Le Cam gettò una cima per tre volte prima che lui la potesse prendere.

Jean ha dovuto attendere sopra il timone per 15 min.

Riou non era sicuro se Armel poteva contribuire per cui si è trasferito più vicino. Al quarto tentativo Vincent Riou si è avvicinato ed ha danneggiato la propria barca, ma era determinato a salvarlo e Jean Le Cam si è avvolto la corda intorno a se stesso e Vincent lo ha tirato su con l'argano.

Riou ha temuto che la propria barca potesse disalberare dato che l'albero era in un angolo di 30 °, ma Jean Le Cam ha detto che poteva salvare l'albero da una con le sartie. Se PRB (la barca si Riou) avesse disalberato essi sarebbero stati in un'altra situazione difficile, così hanno dovuto fare qualcosa in fretta.

L'incidente ha avuto inizio mentre era al telefono con Jean [immediatamente prima del capovolgimento] e quindi lungo tutta la giornata ha tentato di accelerare il salvataggio, e quindi ha dovuto aspettare molto, non sapendo che cosa stava per accadere. La petroliera partita per il salvataggio non ha potuto fare molto per aiutarli così doveva essere stato difficile anche per loro. C'è stato uno scambio di comunicazioni tra le autorità e gli organizzatori, ma il problema è la mancanza di comunicazione tra Jean e Vincent, che non sapeva che cosa l'altro stava per fare. Come marinai, è il genere di cose che sanno possono accadere. Essi sono attualmente in contatto voce attraverso il Canale di Beagle e Ushuaia (Terra del Fuoco, Argentina), su PRB.

Armel Le Cléac'h (Brit Air) racconta: E 'un grande sollievo, è stato un momento altamente emotivo. La cosa principale è che si è concluso felicemente fatta eccezione per il danno a PRB. Armel è arrivato un'ora dopo Vincent, il quale lo avvertì di essere stato in contatto con Jean. Essi hanno convenuto di girare in cerchio alla barca. Vincent ha recuperato e Armel era occupato a lavorare sul suo motore. Quando è tornato su ha visto il rig di PRB piegato oltre ad un angolo di rottura e si chiedeva cosa fosse accaduto. Poi ha avuto grande sollievo quando ha scoperto Jean era a bordo di PRB. Lo ha seguito per un'ora, ma ora PRB ha ripreso a veleggiare, così 10 minuti fa ha ottenuto di tornare sul percorso verso Cape Horn. Non è molto concentrato sulla regata per il momento - ha bisogno di mangiare. Ha anche perso il suo fedele compagno, ma Vincent spera sarà in grado di navigare fino a Les Sables come merita.

Jean Le Cam è salvo




Vinent Riou (PRB) e Armel Le Cléac'h (Brit Air) hanno parlato agli organizzatori a Parigi della Vendée Globe questa sera, e descritto il successo del loro salvataggio di Jean Le Cam dal rovesciamento della sua barca.

Jean le Cam naufragato

VW Matériaux è capovolta a 200 miglia da Capo Horn. L'imbarcazione, con a bordo il velista francese Jean le Cam è stata avvistata alle ore 10:30 di stamattina da un aereo della marina cilena. L'aereo è rimasto in zona per più di 15 minuti prima di rientrare, ma non ha fornito ulteriori indicazioni. In zona è per fortuna arrivata anche la petroliera Snagol-Kassanje e sembra sia in vista dell'imbarcazione di Jeab le Cam. I sospetti di stamattina, quando la drammatica comunicazione radio tra jean ed il suo team in Francia si è interrotta bruscamente sono state confermate. Il problema sarà probabilmente nella chiglia e deve essere stato anche improvviso perchè Jean non è riuscito a mettere in atto nessuna delle contromisure che impediscono di far andare la vela sott'acqua. Sul posto stanno dirigendosi anche Vincent Riou e Armel Le Cléach.

AGGIORNAMENTO: la petroliera di 270 metri è sul posto ma non può far scendere nessun canotto per il salvataggio per le condizioni del mare (onde di 4/5 metri) C'è la concreta possibilità che siano proprio Vincent e Armel a dover salvare Jean Le Cam (come Pete Goss con Raphaël Dinelli nel Vendée Globe del 1996 e Loïck Peyron per Vincent Riou nella Transat del 2008). Ricordiamo che Vincent Riou ha il motore in panne ma a comunicato via radio che farà comunque tutto quello che c'è da fare manovrando a vela.
Secondo Météo France, le condizioni meteo sono le seguenti: da 25 a 30 nodi da sud-ovest con raffiche di 40 nodi in attenuazione. Mare: da 4 a 5 metri fino a 5/6 nel corso della notte.

64 Sidney Hobart

La 64esima Rolex Sydney Hobart è stata un'edizione straordinaria, a partire dall'elevato livello della flotta partecipante, composta di 100 yacht tra cui undici equipaggi stranieri, fino all'appassionante sfida per la conquista dei cosiddetti 'line honours' (la vittoria in tempo reale), inaspettatamente combattuta, tra i maxi Wild Oats XI e Skandia. Straordinaria anche la classifica overall in tempo compensato, dominata da quattro TP52, velocissimi alle andature portanti.

Il Reichel/Pugh 98 a chiglia basculante Wild Oats XI di Bob Oatley ha conquistato i 'line honours' per il quarto anno consecutivo, successo record, dopo aver inseguito il maxi a chiglia basculante di Grant Wharington Skandia, progettato da Don Jones, per la maggior parte della regata. Lungo la costa della Tasmania, i leggeri venti hanno rallentato la corsa dei due maxi vanificando ogni tentativo di stabilire un nuovo record di percorrenza. Nel frattempo, invece, i TP52 hanno continuato indisturbati la loro regata, completando il percorso entro cinque ore dai maxi. Quest di Bob Steel ha vinto il trofeo più importante della regata, la Tattersall's Cup assegnata al vincitore overall IRC in tempo compensato, battendo Cougar II di Alan Whiteley; entrambi questi yacht sono progettati di Farr. Il Judel/Vrolijk Wot Now di Graeme Wood ha concluso terzo davanti a Ragamuffin, il TP52 firmato Farr di Syd Fischer.

I due nuovi yacht in regata progettati da Reichel/Pugh sono stati favoriti dalle prevalenti condizioni portanti; l'R/P 62 Limit di Alan Brierty si è piazzato quinto e l'R/P 63 Loki di Stephen Ainsworth ottavo overall in IRC. Si tratta di due yacht molto interessanti, equipaggiati con le più avanzate soluzioni tecnologiche in termini di rig e vele, e i loro risultati sono davvero incoraggianti se si considera il fatto che questa Rolex Sydney Hobart è stata la loro prima regata d'altura.

Come sempre, le barche sono straordinarie ma il merito dei loro successi spetta agli equipaggi che le conducono, che oggi sono stati premiati durante una commovente cerimonia svoltasi presso il Royal Yacht Club of Tasmania, presenziata da Sua Eccellenza Peter Underwood, Governatore della Tasmania, e Michael Aird MLC, in rappresentanza del Premier della Tasmania, insieme ad altre eminenti personalità associate ai club organizzatori e agli sponsor dell'evento.

Bob Steel, che nel 2002 vinse la regata con un precedente Quest, a quel tempo fece storia gettando nelle acque del fiume Derwent l'orologio che indossava, per ricevere il Rolex Yacht-Master assegnato al vincitore. Quando gli è stato chiesto se in quelle circostanze avrebbe ripetuto il gesto, Steel ha estratto dalla tasca un vecchio orologio e l'ha lanciato sulla folla.
Steel ha poi elogiato il suo equipaggio dichiarando: "In questa regata ha lavorato duramente per sbaragliare i nostri avversari", soprattutto il suo mentore Michael Green, che ha partecipato con Steel anche nell'Admiral's Cup e ha vinto con lui la Rolex Sydney Hobart del 2002. Green, che ha regatato in 30 Rolex Sydney Hobart, vuole superare quota 35 stabilita da suo padre Peter, personaggio storico dei primi anni di questa regata, scomparso nel 1990. Da quell'anno, in ogni Rolex Sydney Hobart, dopo aver doppiato il faro della Tasmania, Steel versa in mare un bicchiere di rum in ricordo di Peter e nei pressi del traguardo ne beve uno. Michael Green ereditò un Rolex da suo padre, ma gli fu rubato circa 13 anni fa.
Oggi, in riconoscenza dell'impegno di Michael, Steel gli ha consegnato il secondo Rolex durante la cerimonia di premiazione; gesto che ha commosso Green e suscitato un applauso assordante da parte del pubblico.

Un altro momento commovente della cerimonia è stato la consegna a John Walker della medaglia commemorativa per la sua 25esima Rolex Sydney Hobart disputata con il suo Peterson 34 Impeccable, la barca sulla quale ha partecipato a ognuna delle 25 edizioni. All'età di 86 anni, Walker è lo skipper più anziano ad aver mai partecipato alla regata. "Questa è stata la mia ultima regata," ha dichiarato con semplicità, prima di ringraziare gli equipaggi che in tutti questi anni hanno navigato con lui.

A Syd Fischer è stata consegnata una medaglia commemorativa in riconoscimento della sua 40esima regata. L'ottantunenne Fischer, a bordo di precedenti Ragamuffin, ha vinto la Tattersall's Cup nel 1992 e conquistato i 'line honours' nel 1988 e 1980. Il suo attuale Ragamuffin, un TP52, si è piazzato secondo alle spalle di Rosebud, vincitore overall del 2007.

Tony Cable di Sydney, che ha regatato a bordo del Volvo 60 Getaway-Sailing.Com, ha ricevuto un premio in riconoscimento della sua 45esima partecipazione, avendo superato la quota record di 44 partecipazioni, stabilita da John Bennetto (Tasmania) e Lou Abrahams (Victoria). "I recordsnon m'interessano in modo particolare; partecipo perché amo navigare, amo la compagnia e la competizione," ha dichiarato.

Comprensibilmente, Graeme Ainley, skipper di Georgia - lo yacht affondato durante la prima notte della regata quando l'asse del timone è fuoriuscito dal suo alloggiamento dopo una collisione con un oggetto sommerso - non era presente a ricevere la medaglia per la sua 25esima partecipazione. Il comitato di regata ha consegnato il Rani Trophy per la 'performance più meritevole' al Volvo 60 Telcoinabox Merit di Les Rodriguez per aver tratto in salvo l'equipaggio di Georgia: "In difficili condizioni l'equipaggio di Telcoinabox Merit ha gestito l'operazione di salvataggio dimostrando un esemplare spirito marinaresco."

Il premio per lo yacht venuto da più lontano è stato consegnato a Walross IV appartenente all'Academy Sailing Club di Berlino, che prepara i giovani velisti alla vela d'altura. Walross IV è partito dalla Germania nell'ottobre del 2007 e ha circumnavigato il globo, sostando a Qingdao per assistere alla vela olimpica, per raggiungere, infine, Sydney.

RISULTATI

IRC OVERALL
1. Quest, Bob Steel (AUS/NSW), TP52
2. Cougar II, Alan Whiteley (AUS/VIC), TP52
3. Wot Now, Graeme Wood (AUS/NSW), TP52

LEADER DI CATEGORIA
IRC Div 0: Quantum Racing, Ray Roberts (AUS/NSW), Cookson 50
IRC Div 1: Quest, Bob Steel, (AUS/NSW), TP52
IRC Div 2: Ragtime, Chris Welsh (USA), Spencer 65
IRC Div 3: Tow Truck, Anthony Paterson (AUS/NSW), Ker 11.3
IRC Div 4: Winsome, Harry Heijst (NED), S&S 41
PHS Div 1: Telcoinabox Merit, Leo Rodriguez (AUS/QLD), Volvo 60
PHS Div 2: Lloyds Brokers - Too Impetuous, Lindsay Patterson (AUS/QLD), Holland 43
Sydney 38: Morris Finance Cinquante, Ian Murray (AUS/VIC)
Cruising: Pippin, Roger Sayers (AUS/QLD), Farr 37

La 65esima edizione della Rolex Sydney Hobart prenderà il via alle 13.00 AEDT del 26 dicembre 2009.

VOR – Proteste in atto

In attesa delle In-Port Race del 10 Gennaio e della ripartenza alla volta di Quingdao il 18 gli shore team sono al lavoro per la manutenzione e la riparazioni ai 7 Vor 70 impegnati nella Volvo Ocean Race arrivano tre proteste a carico del Team Ericcson, due per Ericsson 3 ed una per Ericsson 4.

La prima protesta è a carico del Team di Anders Lewander mossa da Telefonica Blu per violazione della "Rule 10 of the Racing Rules of Sailing" che non è altro che il classico mure a dritta - mure a sinistra. Pare che in un incrocio notturno nello stretto della Malacca Telefonica blu sia stato costretto ad una strambata per evitare un abbordo per una precedenza non concessa.

La seconda protesta a carico di Ericsson 3 arriva da parte del comitato di regata, l'accusa è quella di non aver rispettato la distanza di sicurezza dalle coste dello Sri Lanka imposta dal regolamento; a sud dell'isola erano identificati due punti uniti da una linea rispetto alla quale tutti i team dovevano rimanere a Sud, dai dati pare che Ericsson 3 non abbia lasciato a Nord il primo dei due segnali.

Entrambe le proteste verranno discusse Giovedì 8 Gennaio a Singapore a partire dalle 10.00 ora locale.

A sorpresa arriva anche una protesta si stazza a carico del Team Ericsson 4 per aver sostituito una sezione della prua dopo le verifiche metriche effettuate prima della partenza (11 Giugno 2008), prima dell'Assembly Period ad Alicante la prua venne rimpiazzata con una nuova in seguito ad un danneggiamento ma senza rifare le misurazioni, il Certificato di stazza dello scafo svedese è ad oggi, in teoria invalidato.

Questa notte sono state effettuate le nuove misurazioni nelle stesse condizioni e con gli stessi strumenti della prima volta in Svezia, ci sono 2 millimetri in più, ma come per il 600 grammi di differenza nel bulbo di Ericsson 3 non è la quantità che conta ma il principio, 2 millimetri fuori dai 21,500 concessi dal regolamento possono essere davvero pesantissimi.

VOR – Leg 3 conclusa

Con l'arrivo di Green Dragon dello skipper Ian Walker e di Kosatka Team Russia, si è conclusa la terza tappa della Volvo Ocean Race, Cochin-Singapore, 1.950 miglia di navigazione, vinta da Telefónica Blue dello skipper olandese Bouwe Bekking, che ha tagliato per prima il traguardo ieri alle 14,51 GMT (22,51 ora locale).
Al secondo posto Puma Racing Team mentre i due scafi dell'Ericsson Racing Team hanno concluso in terza e quarta posizione, giungendo all'arrivo con pochi secondi di differenza tra di loro.

La parte finale della tappa di 1.950 miglia nautiche che ha preso il via 9 giorni fa da Cochin, in India, è stata frustrante per Ericsson 4, vincitrice delle prime due tappe della regata. Grael ed il suo team hanno dato il massimo per passare in prima posizione, lo scorso venerdì, allo scoring gate, e per crearsi un vantaggio di 25 miglia sulla flotta che navigava lungo lo stretto di Malacca.
Ericsson 4 è stato sorpassato sabato notte, quando il vento leggero gli ha impedito di portarsi sottocosta per coprire il gruppo lanciato al suo inseguimento, tra cui Ericsson 3, Telefonica Blu e Puma. Le ultime 24 ore della tappa hanno visto i quattro team di testa separati pochi metri uno dall'altro, ma Ericsson 4 non è riuscito a riprendersi il primo.

Ordine di arrivo tappa 3:
1. Telefónica Blue: 8 points
2. PUMA : 7 points
3. Ericsson 3: 6 points
4. Ericsson 4: 5points
5. Telefónica Black: 4 points
6. Green Dragon: 3 points
7. Kosatka Team Russia: 2 points

Classifica:
1. Ericsson 4: 35 points
2. Telefónica Blue: 30.5 points
3. PUMA : 27.5 points
4. Ericsson 3: 23.5 points
5. Green Dragon: 20.5 points
6. Telefónica Black: 19.5 points
7. Team Russia: 10.5 points
8. Delta Lloyd: 8 points

giovedì 1 gennaio 2009

Volvo Ocean Race – Team Russia sospeso

Il management di Team Russia e Knut Frostad sono al lavoro per trovare i fondi sufficienti per garantire la sopravvivenza del consorzio di Oleg Zherebtsov, messo in standby poche ore dopo la conclusione della terza tappa a causa della mancanza di fondi.

Frostad, CEO della Volvo Ocean Race,era stato informato della situazione sei settimane fa e ha dedicato buona parte del mese di dicembre alla ricerca di uno o più sponsor che volessero legare il proprio marchio al VOR 70 di Zherebtsov. Si stima che per completare la campagna, Team Russia necessiti almeno di un altro milione e mezzo di Euro.

"Abbiamo provato ad aiuatrli, ma non siamo riusciti a reperire i fondi in tempo per la ripartenza da Singapore, così il team si è ritirato dalle due tappe successive. Continueremo a lavorare per riportarli in gara - ha spiegato Knut Frostad - Questo è sintomatico di quanto sta accadendo nel mondo dello sport. La crisi economica ha un impatto notevole su ogni compagnia coinvolta in questa regata ed è inevitabile che i tagli riguardino marketing e sponsorizzazioni. Dovessimo riuscire nell'impresa e reperire i fondi necessari, Kosatka potrebbe tornare in gara già a Rio da Janeiro o, al più tardi, in Irlanda, dove la flotta arriverà verso la fine di maggio".


 


 

Ranking after three legs
1 - Ericsson 4 SWE (Torben Grael/BRA) pt. 35
2 - Telefónica Blue ESP (Bouwe Bekking/NED) pt. 30.5
3 - Puma Racing Team USA (Ken Read/USA) pt. 27.5
4 - Ericsson 3 SWE (Anders Lewander/SWE) pt. 23.5
5 - Telefónica Black ESP (Fernando Echávarri/ESP) pt. 19.5
6 - Green Dragon IRL/CHN (Ian Walker/GBR) pt. 17.5
7 - Team Russia RUS (Andreas Hanakamp/AUT) pt. 10.5
8 - Team Delta Lloyd IRL (Roberto Bermudez/ESP) pt. 9.0