Al timone di bolina con poco vento
Vela dice ... Mario:
Salve sono un nuovo iscritto, secondo me le manovre da effettuare quando l'intensità del vento cala, per imprimere la massima velocità possibile all'imbarcazione, sono le seguenti:
- Aumentare al massimo la superficie velica;
- Lasco il Paterazzo in maniera tale che l'albero sia più alto dando una superfice della randa maggiore e più vento in alto;
- cazzo l'inferitura della randa;
- lasco il tesabase, in questo modo la randa assume la forma più tondeggiante, si ingrassa e diventa più potente;
- cazzo un po' la scotta della randa per non fare scappare il vento dalla balumina;
- cambio il fiocco, mettendone uno abbastanza grande anche a sovrapporre la randa;
- avanzo il carrello del fiocco per ingrassarlo;
- attenziono il corridoio di uscita tra il genoa e la randa, che non sia ne troppo largo ne stretto, in modo da sfruttare il vento di uscita per la randa;
- posiziono la zavorra intelligente in maniera tale che faccia sbandare l'imbarcazione il meno possibile, quindi tendenzialmente sopravento.;
- cerco di trovare un equilibrio di portanza tra il fiocco e la randa in maniera tale che l'imbarcazione non sia ne puggiera ne orziera per compensare poco la direzione con il timone.
Ma se proprio vento non ce n'è calo la lenza o mi esercito a fare il nodo gassa d'amante.
Vela dice ... Sergio:
Per prima cosa penso che essendoci poco vento, devo ‘’prenderne’’ il più possibile.
Se vado di bolina metto il carrello o al centro o leggermente sopravento, ma mai sottovento. In questo modo espongo il più possibile la randa al vento senza farlo sfuggire. Cazzo la scotta di randa per ridurre lo svergolamento e fare rendere al meglio la randa nella parte più alta , lasco il Cunningham per mantenere il grasso al centro e lasco il paterazzo per ingrassare ulteriormente la randa e farle catturare più vento possibile. Inoltre così facendo lasco contemporaneamente lo strallo di prua.
Per quanto riguarda il genova, metto il carrello verso prua per fare chiudere la balumina , lasco il paterazzo per rendere più grassa la vela aumentando la catenaria e farle catturare più vento e non per ultimo lasco la scotta per privilegiare la velocità rispetto all’angolo di bolina.
Regolo l’assetto facendo mettere l’equipaggio in falchetta sottovento per ridurre l’attrito dello scafo aumentando lo sbandamento e tolgo qualsiasi peso a poppa che finirebbe per rallentarmi. Infine prego affinchè' il vento aumenti di qualche nodo.
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